Pàdrio  

Quota = 2150 m

Tipologia = Monte

Posizione: in ”güspèsa, a nord della ”stràda di suldà, a est di ”trivìgn, a sud del ”mùt de la cólma, ad ovest di ”güspèsa.

Descrizione: monte non molto alto, ricoperto quasi per intero da vegetazione sia arborea che erbacea, senza grandi rocce nude, rappresenta però una zona di grande interesse geologico, poiché è attraversato da una grande faglia detta "linea del Tonale" che è facilmente osservabile sui due fianchi est ed ovest per la presenza di "miloniti". (La milonite è una roccia metamorfica che si rintraccia prevalentemente lungo una linea di frattura della crosta terrestre.)

Etimologia: da sumero ”pa padre ed accadicopatnu che ha potere, grecoπατήρ padre, latino ”pater, dial. ”pàder;
rio da accadico reḫû, riversarsi, greco ῥέω, scorro, latino ”rivus, ruscello, fiume, per cui ”pàdrio ha un chiaro riferimento allo sgorgare dei ruscelli che dalla montagna scendono nelle quattro direzioni, come dice l'annotazione alla mappa del 1811 dove è scritto che qui si trova il confine delle terre di Tirano, Sernio, Corteno e Cortenedolo.

Storie o leggende: la faglia del Tonale.
E'
una porzione di faglia che attraversa la crosta terrestre partendo dalla regione della Sava a nord di Belgrado procede verso ovest in Val Pusteria, passa dal passo delle Palade, nei pressi di Bolzano, attraversa la Val di Sole, il passo Tonale, quello dell’Aprica, scende in Valtellina, raggiunge il lago Maggiore  e la linea del Canavese per giungere fino ai confini tra Francia e Svizzera. E’ una fenditura sicuramente antichissima e riattivata in occasione delle varie orogenesi. Rappresenta il Bordo meridionale della placca europea che si e' scontrata ed unita alla placca africana dando origine al corrugamento delle Alpi. A nord di questa faglia, detta anche linea  Insubrica, troviamo le Alpi propriamente dette, mentre a sud troviamo le Alpi Meridionali. A nord di questa linea le Alpi bresciane si presentano come una coperta piegata verso nord mentre a sud della linea le pieghe sono orientate a sud. La profondità della faglia è stimata sui 90 Km; non vi sono tracce di una sua attività in epoca quaternaria.