Piante e erbe

 

A ti la rüsca
a mi la ràa.

 
A te la buccia
e a me la rapa.
E' un ricordo di quando ero bambino e la sera si mangiavano delle rape; sta ad indicare che uno si prende il meglio e lascia a te gli scarti.
Chìi che nàsi de sòch,
i sénti de stèla.

 
Quelli che nascono da un ceppo
sanno di legno.
Sta ad indicare che le proprie origini, anche volendo,  non si possono dimenticare perché prima o poi emergono.
De 'n brüt sòch
'l vé mìga na bèla stèla.

 
Da un brutto ceppo
non viene un bel ciocco.
Anche questo detto si rifà al mondo delle piante e significa che da una persona rozza e ignorante non può venire un figlio gentile e sapiente.
Ghè n'è tàncc de fiór 'n dè 'n caneà
 
Ci sono tanti fiori in uno sfalcio Quando con la falce si tagliava l'erba del prato, nello sfalcio c'erano molti fiori: Nel corso della vita ci sono molti momenti felici.
I carés se sèi mangia miga de zóegn,
s'li màngia de vécc.

 
Le erbe dure se non si mangiano da giovani,
si devono mangiare da vecchi.
Prima o poi tutti hanno momenti di difficoltà e di crisi e se non capitano da giovani, capiteranno da vecchi, ma a tutti  ne sono riservati in abbondanza.
L'èrba fìna
la sta basìna

 
L'erba più fine
rimane bassa
E' una magra consolazione per chi è di bassa statura pensare che sia un privilegio l'essere bassi.