Mangiare e bere

'L vì 'l cünta pòch,
se l'ustéra l'è bèla e'l sö óm l'è 'n òch.

Il vino non è molto importante
se l'ostessa è bella e il suo uomo è sciocco
A volte è possibile perdere di vista la nostra meta, se subentrano motivi di interesse più pregnanti.
Chi cànta a tàula e màngia a lèt,
l'è 'n màt perfèt
Quello che canta a tavola e mangia a letto, è un matto perfetto Fare delle cose inconsuete può farci apparire come poco sani di mente, ma spesso è il sale della vita.
Chi che béi prima de la minestra,
i védi 'l dutòr da la finestra

 
Chi beve prima della minestra,
vede il medico dalla finestra
Il consiglio di bere dell'acqua prima dei pasti era già in voga in passato perché si riteneva che fosse un toccasana per la salute.
De san Michél
la marénda la và 'n ciel.
A san Michele,
non si fa più merenda.
Dopo San Michele (29 settembre), le giornate si accorciano e il buio cala prima per cui, anticipando l'ora della cena, non si faceva più merenda. 
Fài méi l'è mòrt de fàm
cun 'l pà 'n gaiòfa.

Facevo meglio è morto di fame
con il pane in tasca.
E' un invito a pensare bene prima di fare una cosa, ma poi non continuare a rimuginare su cosa si sarebbe potuto fare, perché è inutile.
Gnà a tàula gnà a lèt
sgà mìga de éi rispèt

Né a tavola, né a letto, bisogna avere vergogna È un invito a godere dei piaceri del cibo e del sesso senza troppi moralismi; a tavola e a letto non bisogna farsi scrupoli e prendere ciò che ci piace senza alcuna remora morale che non sia la libertà altru
La bóca l'è mìga stràca
se nu la sa de vàca.
La bocca non è stanca,
se non sa di mucca.
Era consuetudine terminare ogni pasto importante con del formaggio, che era presente in ogni casa, solitamente di produzione propria.
La farina del diàul
la và tüta 'n crüsca.
La farina del diavolo
si trasforma tutta in crusca.
Tutto ciò che si è ottenuto con l'inganno o rubando, finirà per ritorcersi contro l'autore e ne verrà solo male (anche se oggi la crusca è diventata pregiata).
La süpa sensa furmài
l'è cume la caròsa sensa caài
La zuppa senza formaggio
è come la carrozza senza cavalli
La zuppa era un pasto frequente un tempo, ma essendo composta di acqua e un po' di farina, doveva prendere sapore con il formaggio.
Li persóne e 'l pà
s' li fa 'na ölta sóla.
Le persone e il pane
si fanno una volta sola.
Come il pane, una volta bruciato è da buttare, così i ragazzi se non sano ben allevati, rimarranno sfasati per sempre.
Maià pòch e maià màl,
per stà delóns de l'uspedàl.
Mangiare poco e male
per stare lontani dall'ospedale
Mangiare senza esagerare e senza troppi condimenti tiene lontano le malattie e quindi il dover andare all'ospedale.
Pà e nós
l'è mangià de spós
nós e pà
l'è mangià de cà.
Pane e noci
è un pranzo di nozze,
noci e pane
è un pranzo da cani.
Si può dire tutto ed il contrario di tutto: dipende sempre da che punto di vista si osserva la realtà; d'altra parte non è bello ciò che è bello, ma ciò che piace.
Pànsa üda la öl ùza
pànsa pièna la öl pulsà.

La pancia vuota vuole gridare,
quella piena vuole riposare.
E' tipico dei bambini piangere e gridare quando hanno fame e essere tranquilli e disposti al sonno quando hanno mangiato.
Per cunóses bé
sgà de maià 'nsema 'n quintàl de sàl màr.
 


 
Per conoscersi bene bisogna mangiare insieme un quintale di sale amaro. Saper affrontare insieme le avversità della vita aiuta anche a conoscersi meglio.
Quànt chè se màngia gaudeàmus,
quànt chè sé pàga suspiràmus
Quando si mangia godiamo,
quando si paga sospiriamo
Tutti sono contenti quando ci si siede a tavola per mangiare; un po' meno quando arriva il momento di pagare il conto.
U maià de sté minèstra,
u saltà de la finèstra.
O mangiare questa minestra,
o saltare dalla finestra.
Quando non ci sono alternative, o si fa così o è un salto nel buio e non sai cosa accadrà.