Denàro
 

A chi tè dumànda cume sé fa a fa ròba, rispóndighi: ròba


A chi ti chiede come si fa a fare soldi rispondigli: ruba Per diventare ricchi in fretta non c'è che un sistema; rubare. Così dicevano i nostri vecchi invitandoti ad andare in montagna e a gridare a squarciagola:” Cùme fói a fa ròba?” L'eco ti avrebbe risposto :”ròba”
Chi pü ghè 'n ha pü i 'na ularìs
Chi più ne ha, più ne vorrebbe Diversi proverbi ribadiscono questo concetto: quando una persona accumula ricchezza, diventa insaziabile e ne vorrebbe sempre di più, non c'è mai un limite oltre il quale si possa sentire soddisfatta
El butighèr 'l véndi demò chél chè 'l gà

 
Il bottegaio vende solo quello che ha Quando qualcuno cominciava a coprire di male parole un altro, il malcapitato per difendersi si rifaceva a questo detto ricordandogli che ognuno dà agli altri quello che ha, proprio come il bottegaio che vende quello che ha in bottega
Fà stròpe
Essere in difficoltà Era detto di una persona in difficoltà sia finanziarie che di salute; a volte era riferito anche a chi era intirizzito dal freddo e di conseguenza il corpo tremava per cercare di scaldarsi
Fin chè 'l düra 'l brusìn del vécio, ciùca e baràca

Fino a quando durano i soldi del padre si gozzoviglia e ci si ubriaca Vagamente ricorda la parabola del figliol prodigo che sperperava gli averi paterni. Anche il nostro detto si riferisce ai figli che si danno a far baldoria e a bere finché durano i soldi del padre. È un chiaro richiamo per i figli che sfruttano la casa paterna e non si assumono le responsabilità per la loro vita
I guadàgn de Napuleù a Mosca

I guadagni di Napoleone a Mosca Quando uno nelle sue attività va incontro a perdite e non a profitti si usa questo detto per significare che quella che sembrava un grande successo (la presa di Mosca) si trasforma in una disfatta (la ritirata di Russia)
I sólcc guadagnàdi sénsa südór, si spéndi sénsa dulór
I soldi guadagnati senza fatica si spendono con più facilità Chi non conosce la fatica e il sudore necessari per guadagnare i soldi li spende senza nessuna remora poiché non si rende conto di quanto siano costati a chi li ha racimolati con impegno e a costo di notevoli sacrifici
I sólcc i è cùme i mài, chi chè ghi ha si tégna
I soldi sono come i mali, chi li ha se li tiene Le persone povere che vedevano i ricchi con i portafogli gonfi, sapevano benissimo che a loro non sarebbe toccato niente perché, come per i malanni, a chi tocca tocca e ciascuno si tiene i propri
I sólcc i gà mìga li gàmbe, ma i cùri
I soldi non hanno gambe, ma corrono Mi ricordo le lamentele delle donne quando dicevano:” Ho apèna fat munéda e ghe n'ho pü”; siano lire di un tempo, siano attuali euro, i soldi sembrano volatilizzarsi e sparire in un attimo
L'òr del Giapù che per nuàltri l'è utù
L'oro del Giappone che per noi è ottone Nei primi anni '50 i nuovi prodotti che provenivano dal Giappone non erano molto apprezzati in Europa perché considerati poco più che patacche, come quella di scambiare l'ottone per oro
La ròba l'è mìga de chìi che ghè l'ha, ma de chìi che la gòdi
Il patrimonio non è di chi lo possiede, ma di chi lo gode Non serve a nulla accumulare fortune se non si è in grado di usufruirne; la ricchezza svolge il suo ruolo nel momento in cui viene usata, per cui non basta averla se resta in banca.
Restà 'n bulèta sparàda
Restare senza un soldo Vuol dire essere al verde, non aver più neanche un soldo. La bolletta era una specie di bacheca posta sulla pubblica piazza, nella quale si esponevano le “polizze” dei falliti e dei debitori. Restà 'n bulèta voleva dire far parte di questi elenchi e non poter che confessare la propria condizione.
Sò restà 'n bràghe de téla

Sono rimasto con i pantaloni di tela Quando le temperature scendono ed il freddo si fa più pungente, avere solo un paio di pantaloni di tela invece di robuste braghe di fustagno comporta patire un grande freddo; se uno ha solo pantaloni di tela vuol dire che non ha più soldi per comperarsi quelli pesanti; essere in malora
Sólcc fa sólcc, piöcc fa piöcc


 
Soldi chiamano soldi, pidocchi chiamano pidocchi Era l'amara constatazione dei poveri: i soldi andavano sempre dove ce n'erano già tanti, così come i pidocchi per cui i ricchi diventavano sempre più ricchi ed i poveri sempre più poveri
Untà li röde
Ungere le ruote Per agevolare nei carri il rotolamento delle ruote sui perni e ridurre al minimo gli attriti, era buona norma ungere l'asse con del grasso; in senso figurato significa pagare una tangente per avere agevolazioni per un lavoro, per evitare noie o accertamenti, per snellire una pratica