Detti e proverbi di Dalegno e dintorni

Avrò avuto più o meno sette anni e tra i miei compiti quel giorno vi era quello di portare un paio di scarpe a Ponte per la riparazione. Partendo da casa, poco oltre il crocefisso posto alla biforcazione della strada di 'ntremür, avevo visto la "Marìa che stava zappando il suo campicello di patate. Era una donna che a me sembrava già vecchia, sia per il suo modo di vestire, sempre scuro, quando non rigorosamente nero, sia per l'andatura un po' oscillante e lenta. Avevo alzato la mano in segno di saluto e lei mi aveva risposto con un cenno del capo.
Giunto all'altezza dell'Istituto avevo guardato nella borsa che la mamma mi aveva preparato e mi ero accorto che le scarpe non c'erano. Rapido dietro-front per fare a ritroso la strada che avevo percorso, prendere le scarpe e tornare verso il paese.
Giunto nei pressi del campo della "Marìa, quella si tirò su, asciugò la fronte e sentenziò :" Chi nu l'ha 'n cör, l'ha 'n gàmba".
Questo è il primo ricordo che conservo del mio incontro con i modi di dire del mio paese. Una frase fulminante che racchiude un lungo discorso, un rimprovero, un avvertimento. Certo, non erano sempre teneri i nostri vecchi, specialmente con le donne e con quelli che erano border-line, o con i forestieri, ma queste frasi laconiche racchiudevano la loro morale, le loro esperienze e le loro disgrazie.
Ho cercato quindi di frugare negli anfratti della memoria mia e delle persone che ho intervistato, per scovare tutte quelle espressioni idiomatiche che erano alla base del modo di pensare dei nostri antichi Dalignesi. Lo so che molti detti e proverbi sono simili in gran parte della Valle, ma quelli raccolti sono stati uditi ed usati nella zona di Dalegno che comprendeva i paesi di Ponte, Zoanno, Precasaglio, Pezzo, Poia, Pontagna, Temù, Molina e Lecanù. Accanto alla versione dialettale, un'icona indica la possibilità di udire il proverbio in dialetto, accanto c'è la traduzione in italiano e da ultimo la spiegazione del significato.
Tutto questo perché si possa conservare memoria della nostra identità e della nostra storia.

Faiferri Alfredo - Gennaio 2020

Modi di dire                                                        Proverbi